PIRATI SPAZIALI
venerdì 22 marzo 2019
FANTASCIENTIFICHE FANCIULLE
mercoledì 13 marzo 2019
MAPPE…
NUOVA EDIZIONE PER DANGUARD A
Tale edizione, oltre al manga di Matsumoto, ospitato con le sue pagine di apertura a colori, conterrà anche un manga di 50 pagine disegnato da Yū Okazaki (岡 崎 優) e un altro di Yoshihiro Moritō (森 藤 よ し ひ ろ). Il tutto sarà accompagnato da molte illustrazioni e materiali extra.
Il manga di Danguard A nasce nel 1977. Nella seconda metà degli anni Settanta, i robot giganti spopolano sulle televisioni giapponesi. Merito soprattutto di Go Nagai che, con Mazinger Z nel 1972 e molti altri robot successivi, crea un vero e proprio filone. La principale casa produttrice di questi anime è la Toei con cui però, dopo anni di collaborazione, Nagai ha un diverbio che lo spinge ad allontanarsi. La Toei corre ai ripari cercando di reclutare altri nomi famosi, e fra questi vi è Leiji Matsumoto, spinto proprio a creare una nuova serie robotica. Famoso per opere fantascientifiche, Matsumoto non ama quelle dedicate ai robot giganti, probabilmente è proprio per questo motivo che la sua Wakusei Robot Danguard Ace (Danguard Ace, il robot planetario, 1977, 56 episodi) si dimostra decisamente innovativa. Innanzitutto Matsumoto scardina la struttura tradizionale delle puntate che impone che ogni episodio ruoti attorno all'immancabile scontro tra robot giganti. Il protagonista Takuma Ichimonji deve sì combattere contro forze ostili, ma per farlo deve prima addestrarsi alla guida del robot gigante Danguard A. Buona parte della serie ruota quindi attorno al suo duro addestramento e al rapporto col suo severissimo istruttore, il capitano Dan dal volto coperto da una maschera di ferro.
Le prime puntate della serie sono quindi un succedersi di addestramenti di volo (affascinanti i voli sui caccia), che si alternano ai primi scontri col nemico. Matsumoto infonde una particolare atmosfera malinconica alla serie (indimenticabili le sequenze in cui il cattivo suona la quinta sinfonia di Beethoven su un organo a canne), mentre al character design Shingo Araki dimostra tutto il suo valore e mette la propria firma sul protagonista dotandolo di enorme capigliatura al vento e occhi grandi e allungati. La seconda innovazione è data dal robot stesso, Danguard è infatti trasformabile in un enorme caccia. Matsumoto sostituisce la combinabilità dei robot di Nagai con la trasformabilità. Takuma guida un piccolo caccia che non è altro che il casco di Danguard, che andando a incastrarsi sulla testa di quest'ultimo ne diventa la cabina di guida. Danguard, ruotando alcune parti del corpo e piegando braccia e gambe, si trasforma in astronave meravigliando il pubblico e facendo la felicità dei produttori di giocattoli, che hanno un nuovo "gioiellino" da immettere sul mercato. Come consuetudine per quei tempi Matsumoto realizza contemporaneamente il manga e, libero dai vincoli Toei, può concentrasri maggiormente sui personaggi, calcando maggiormente su quelle atmosfere romantiche e malinconiche che lo caratterizzano. Purtroppo la serie dura solo due volumi, ma abbastanza per entusiasmare i fan del maestro.
sabato 3 novembre 2018
PIRATI & LIBERTÀ
Il più delle volte i pirati erano marinai in cerca di facili fortune, in alcuni casi però ambivano anche a qualcosa di più prezioso, la libertà, e si opponevano al potere costituito. Si narra che anche il macedone Alessandro il grande nel 331 a.C. dovette combattere i pirati e che, catturatone uno e portatolo al suo cospetto, sostenne un'interessante conversazione, rivelatoria dello spirito che ha spesso animato i pirati in tutto il mondo. Chiese il sovrano all'uomo in catene: “per quali ragioni infesti i mari con le tue azioni?” Rispose lo sventurato: “Per le stesse ragioni che hai tu per conquistare il mondo. Ma siccome io lo faccio su una piccola nave, sono considerato un pirata, mentre tu che lo fai con un grande esercito sei acclamato imperatore.” Eccolo, il germe della ribellione, la strafottenza di chi non si piega davanti ai potenti. Atteggiamenti sviluppatisi fino al diciottesimo secolo, quando la pirateria divennero anche un forma di rivalsa, il tentativo di opporsi alle leggi dei potenti per creare una società utopica ed egualitaria. I vascelli pirati erano per i pirati una sorta di “nazione democratica e cosmopolita” in opposizione alle nazioni di tutto il mondo. L'idea non è affatto assurda, se si pensa che i pirati eleggevano il proprio comandante, si dividevano in parti uguali il bottino, votavano per prendere decisioni. Tutte cose non consentite all'interno della cosiddetta società civile.
venerdì 6 luglio 2018
BELLISSIMA COSMO DRAGOON
Bellissima Cosmo Dragoon in scala 1:1 ad acqua, per fantastiche battaglie in giardino. In uscita ad agosto, in consegna a settembre. Per info e richieste: fioridiciliegioadriana@gmail.com.
sabato 13 gennaio 2018
IL MONDO DI LEIJI MATSUMOTO
In Italia il libro può essere richiesto a fioridiciliegioadriana@gmail.com.
giovedì 31 agosto 2017
LA GRAVITY SABER
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