venerdì 22 marzo 2019

FANTASCIENTIFICHE FANCIULLE


A dire il vero so poco o nulla di questo garekinosima (pseudonimo?), un artista giapponese (lo trovate su twitter proprio come @garekinosima) che si diletta nella realizzazione di garage kit, modellini autoprodotti, e dojinshi, le fantine giapponesi. Certo è che risulta dotato di un tratto morbido e piacevole, ispirato agli anime, i cartoni animati giapponesi. Inoltre, ama reinterpretare personaggi e serie di Leiji Matsumoto (Capitan Harlock, Emeraldas, ecc.) e in particolare la caratteristica tecnologia fantascientifica del maestro giapponese, come i particolari schermi circolari e le armi laser dalle lunghe canne e dal sofisticato design. Infine, garekinosima ha una predilezione per i personaggi femminili, protagonisti quasi assoluti delle sue coloratissime illustrazioni fantascientifiche. In particolare la fanciulla Light Speed Esper's Girl. le cui immagini sono reperibili in rete, o in albi di poche pagine che l'autore si stampa da solo sotto forma di fotocopie: una scelta vintage che ben si sposa con la sua fantascienza anni Settanta. In Italia le dojinshi possono essere richieste a fioridiciliegioadriana@gmail.com.



mercoledì 13 marzo 2019

MAPPE…


Da sempre le mappe esercitano sugli uomini un sottile fascino, ricordando loro che esistono luoghi lontani e misteriosi, alcuni da visitare e conoscere, altri da temere ed evitare. Le linee tracciate su antiche pergamene, o stampate su moderni volumi, delineano fiumi e montagne, foreste e oceani, deserti e colline, che sembrano quasi sussurrare a chi li guarda, invitandolo a recarsi in posti mai visitati prima. Forse è per questo che gli uomini collezionano le mappe, scrivono libri su di esse, giungono persino a rubarle, o a fantasticare su di loro e sulla loro realizzazione.

NUOVA EDIZIONE PER DANGUARD A




Il manga Danguard Ace (惑星 ロ ボ ボ ン ー ー ド ド A) di Leiji Matsumoto (松本 零 士) verrà a breve ristampato in una lussuosa edizione a opera dell'editore Fukkan. Consisterà in due volumi in formato B5 pubblicati a maggio e giugno 2019.
Tale edizione, oltre al manga di Matsumoto, ospitato con le sue pagine di apertura a colori, conterrà anche un manga di 50 pagine disegnato da Yū Okazaki (岡 崎 優) e un altro di Yoshihiro Moritō (森 藤 よ し ひ ろ). Il tutto sarà accompagnato da molte illustrazioni e materiali extra.
Il manga di Danguard A nasce nel 1977. Nella seconda metà degli anni Settanta, i robot giganti spopolano sulle televisioni giapponesi. Merito soprattutto di Go Nagai che, con Mazinger Z nel 1972 e molti altri robot successivi, crea un vero e proprio filone. La principale casa produttrice di questi anime è la Toei con cui però, dopo anni di collaborazione, Nagai ha un diverbio che lo spinge ad allontanarsi. La Toei corre ai ripari cercando di reclutare altri nomi famosi, e fra questi vi è Leiji Matsumoto, spinto proprio a creare una nuova serie robotica. Famoso per opere fantascientifiche, Matsumoto non ama quelle dedicate ai robot giganti, probabilmente è proprio per questo motivo che la sua Wakusei Robot Danguard Ace (Danguard Ace, il robot planetario, 1977, 56 episodi) si dimostra decisamente innovativa. Innanzitutto Matsumoto scardina la struttura tradizionale delle puntate che impone che ogni episodio ruoti attorno all'immancabile scontro tra robot giganti. Il protagonista Takuma Ichimonji deve sì combattere contro forze ostili, ma per farlo deve prima addestrarsi alla guida del robot gigante Danguard A. Buona parte della serie ruota quindi attorno al suo duro addestramento e al rapporto col suo severissimo istruttore, il capitano Dan dal volto coperto da una maschera di ferro.
Le prime puntate della serie sono quindi un succedersi di addestramenti di volo (affascinanti i voli sui caccia), che si alternano ai primi scontri col nemico. Matsumoto infonde una particolare atmosfera malinconica alla serie (indimenticabili le sequenze in cui il cattivo suona la quinta sinfonia di Beethoven su un organo a canne), mentre al character design Shingo Araki dimostra tutto il suo valore e mette la propria firma sul protagonista dotandolo di enorme capigliatura al vento e occhi grandi e allungati. La seconda innovazione è data dal robot stesso, Danguard è infatti trasformabile in un enorme caccia. Matsumoto sostituisce la combinabilità dei robot di Nagai con la trasformabilità. Takuma guida un piccolo caccia che non è altro che il casco di Danguard, che andando a incastrarsi sulla testa di quest'ultimo ne diventa la cabina di guida. Danguard, ruotando alcune parti del corpo e piegando braccia e gambe, si trasforma in astronave meravigliando il pubblico e facendo la felicità dei produttori di giocattoli, che hanno un nuovo "gioiellino" da immettere sul mercato. Come consuetudine per quei tempi Matsumoto realizza contemporaneamente il manga e, libero dai vincoli Toei, può concentrasri maggiormente sui personaggi, calcando maggiormente su quelle atmosfere romantiche e malinconiche che lo caratterizzano. Purtroppo la serie dura solo due volumi, ma abbastanza per entusiasmare i fan del maestro.

sabato 3 novembre 2018

PIRATI & LIBERTÀ


La pirateria esiste da millenni, praticamente sin da quando gli uomini hanno imparato a solcare i mari a bordo di navi.
Il più delle volte i pirati erano marinai in cerca di facili fortune, in alcuni casi però ambivano anche a qualcosa di più prezioso, la libertà, e si opponevano al potere costituito. Si narra che anche il macedone Alessandro il grande nel 331 a.C. dovette combattere i pirati e che, catturatone uno e portatolo al suo cospetto, sostenne un'interessante conversazione, rivelatoria dello spirito che ha spesso animato i pirati in tutto il mondo. Chiese il sovrano all'uomo in catene: “per quali ragioni infesti i mari con le tue azioni?” Rispose lo sventurato: “Per le stesse ragioni che hai tu per conquistare il mondo. Ma siccome io lo faccio su una piccola nave, sono considerato un pirata, mentre tu che lo fai con un grande esercito sei acclamato imperatore.” Eccolo, il germe della ribellione, la strafottenza di chi non si piega davanti ai potenti. Atteggiamenti sviluppatisi fino al diciottesimo secolo, quando la pirateria divennero anche un forma di rivalsa, il tentativo di opporsi alle leggi dei potenti per creare una società utopica ed egualitaria. I vascelli pirati erano per i pirati una sorta di “nazione democratica e cosmopolita” in opposizione alle nazioni di tutto il mondo. L'idea non è affatto assurda, se si pensa che i pirati eleggevano il proprio comandante, si dividevano in parti uguali il bottino, votavano per prendere decisioni. Tutte cose non consentite all'interno della cosiddetta società civile.

venerdì 6 luglio 2018

BELLISSIMA COSMO DRAGOON

Bellissima Cosmo Dragoon in scala 1:1 ad acqua, per fantastiche battaglie in giardino. In uscita ad agosto, in consegna a settembre. Per info e richieste: fioridiciliegioadriana@gmail.com.







sabato 13 gennaio 2018

IL MONDO DI LEIJI MATSUMOTO


"Il mondo di Leiji Matsumoto" è un volume del 1978 che, nonostante la ormai veneranda età, si segnala in quanto raccoglie molte illustrazioni a colori e in bianco e nero di Matsumoto poco note al grande pubblico. Alle sue serie più famose come "Capitan Harlock" e "Galaxy Express 999" sono dedicate poche pagine. Al contrario, il volume ospita molte immagini della Seconda guerra mondiale, altre incentrate su suggestive visioni di mondi fantascientifici, o ancora sulle longilinee bellezze (umane o aliene) che sono ormai un suo marchio di fabbrica. Certamente non il miglior volume dedicato alla sua arte, tuttavia estremamente interessante e piacevole da sfogliare e risfogliare.
In Italia il libro può essere richiesto a fioridiciliegioadriana@gmail.com.








giovedì 31 agosto 2017

LA GRAVITY SABER


Un'arma che è un misto tra una ray gun e una spada. Uno strumento elegante che Harlock usa con moderazione e che contribuisce ad accrescere il suo fascino di pirata del futuro. La gravity saber, così si chiama quell'avveniristica spada, è un marchio inconfondibile delle opere di Leiji Matsumoto (che ne ha assegnata una anche a Emeraldas). Se ne volete una copia da appendere al muro di casa vostra, potete acquistarla da fioridiciliegioadriana@gmail.com.